Due Torri, poi Lehman Brothers e Grecia. Politica finita, c'è bisogno di altro |
ROMA - Ormai sono i mercati che dettano la linea di governo di molti Paesi europei. Mario Monti, per poco senatore a vita, da capo del Governo non rappresenterà la volontà del popolo italiano, né andrà incontro alle esigenze dell gente, ma sarà il semplice esecutore degli ordini dei mercati. Dei potenti dell'economia e della finanza internazionale, che, celati, decidono cosa farne di alcuni Stati mondiali. Il popolo italiano, per i prossimi mesi (ormai è abituato) conterà poco, non avrà voce, sarà completamente annullato. Ma sarà questo stesso popolo italiano che dovrà mettere mano in tasca per concedere a Monti e ai mercati, celati, quanto loro richiedono e richiederanno. I tassi pretesi saranno altissimi, incontrollati, come incontrollati sono lo spread e l'onta del fallimento che fanno tremare l'Italia. Ma la drammatica situazione in cui versa questa Terra - tanto amata e in tutte le salse promozionata da Roberto Benigni -, non è da addebitare al cento per cento a chi ci governa attualmente: se fossero stati capaci, sarebbero lo stesso stati messi sotto dai mercati (celati).
Da questo momento bisognerà anche cominciare a pensare a un nuovo concetto di politica e politico, di rappresentante del popolo, di delegati e deleganti. Le famose stanze non bastano più, bisognerà allargarle con nuove formule e nuove modalità. C'è un mondo diverso, a partire dalle Due Torri, poi da Lehman Brothers (più grande nella storia delle bancarotte mondiali), arrivando alla Grecia. La sola politica non basta più.
di Giuseppe Rapuano
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