ROMA - Mancanza di senso di responsabilità di Napolitano in un momento così delicato per l'Italia. Gli italiani sono nelle mani di un Governo di incapaci, incapaci di affrontare una fase di crisi economica e finanziaria, forse mai verificatasi. E che non colpisce solo l'Italia. Arrivano schiaffi da tutto il mondo per la mancanza di serietà e credibilità dei politici, di maggioranza e minoranza. E va bene, questo lo si sa e se ne conoscono i motivi. Ma il comportamento del capo dello Stato lascia alquanto perplessi e disorientati. Nei giorni in cui Grecia e Italia sono sotto il tiro del fuoco nemico dei mercati, della Germania e della Francia, Napolitano istituisce, di fatto, un doppio Governo: il suo e quello di Berlusconi. Chiama al Colle tutti i partiti politici per consultazioni, interviene a gamba tesa nei lavori del Consiglio dei ministri italiano, ordina cosa fare. Gli obbediscono. In queste ore teutonici e francesi, addirittura i cinesi, cosa possono pensare - in aggiunta a quella che è già la loro considerazione attuale - sia delle ingerenze del comportamento del cittadino numero uno di quello che fu un grande Paese sia dei due rappresentanti governativi che sono a Cannes, che non si parlano e che quasi vengono alle mani?
Il presidente doveva essere durissimo, alla Cossiga o alla Scalfaro - uscendo anche fuori dalla Costituzione formale -, o prima di questa infuocatissima settimana oppure a bocce ferme, tra alcuni giorni. Inopportuno nei tempi e nei modi.
Giuseppe Rapuano
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