ROMA - Cinquew ha chiesto alle donne italiane un contributo scritto su una figura femminile apprezzata per le sue gesta, il suo coraggio, la sua cultura. Anche non più tra noi. Di seguito l'intervento di Fiorenza de Bernardi.
Grazia Serena Sartori. Graziella si è spenta nell'autunno 2008. Cara Graziella, parlare di te mi è difficile perché i ricordi di tanti anni si affollano alla mente. Le nostre mattane, le risate, i voli impegnati e talvolta incoscienti della nostra gioventù...... Graziella ha iniziato a volare per hobby, senza avere precedenti in famiglia in questo campo. Divenne copilota del Comandante Meille, giornalista, e con lui si spostava per i cieli del mondo. Comprarono insieme un Macchi 308, più comodo e con più autonomia dei Macchi normali. Si chiamava I-TALY. Con quello facemmo molte gare insieme, vincendone una di regolarità contro una ventina di equipaggi tutti maschili. Andammo anche a trovare Re Umberto in Portogallo durante un viaggio pieno di avventure. Negli anni '50-'60 Graziella partecipava sempre, o da sola o con me, perché abbiamo fatto equipaggio femminile molto spesso ed eravamo affiatate e pronte a tutto. Settimane aeree, Giri della Sicilia, Giri delle Dolomiti, era un susseguirsi di gare di velocità e regolarità. Ho sempre stimato Graziella sia come pilota abile, decisa e precisa, sia come amica leale e generosa. Arrivò il bel giorno dell'assunzione alla IGNIS. Copilota sul King-Air, poi sul jet Hawker HS125. E fu un susseguirsi di voli taxi per l'Italia e per l'estero e alcuni voli regolari fra l'Italia e l'Olanda. Dopo la morte del marito, ingegner Pacini, e dopo aver raggiunto la pensione, Graziella si ritirò nella sua campagna di Commessaggio (Mantova). Ogni estate, però, andava in Sud America a fotografare le rovine Maja, interessata com'era di ogni forma d�arte. Mi mancheranno le sue visitine a Roma. Mancherà a molti amici con la sua forte personalità e la sua simpatia. Ciao Graziella.
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