Teleriscaldamento, Bergamo al top. Ma ancora tanti morti di tumore in Lombardia |
BERGAMO - Teleriscaldamento a Bergamo: dal 2017 evitate emissioni ambientali per 14mila tonnellate di CO2; 0,5 tonnellate di polveri sottili; 14 tonnellate di ossido di azoto e 4 tonnellate di anidride solforosa. In totale 9,9 mila famiglie teleriscaldate, corrispondenti a 6,8 milioni di MC. Codacons: intraprendere ogni strada possibile per ridurre le emissioni inquinanti nell'aria, causa di morte di tantissime persone ogni anno in Lombardia.
Nel 2017 la città di Bergamo si è distinta per l’incremento dell’utilizzo del sistema di teleriscaldamento, non solo con riferimento ai privati ma anche nel pubblico.
Quasi 800 cittadini bergamaschi hanno scelto tale modalità, con 250mila metri cubi riscaldati in più rispetto al 2016, per un totale di 9,9 mila di famiglie teleriscaldate, corrispondenti a 6,8 milioni di mc riscaldati.
Ma non solo privati; infatti, molti grandi edifici pubblici cittadini sono riscaldati con il sistema a teleriscaldamento: Palazzo Frizzoni, Biblioteca Caversazzi, Piscine Italcementi, Teatro Donizetti, Ospedale Papa Giovanni XXIII, Università degli Studi di Bergamo, Palazzo della Libertà e la Nuova Accademia Guardia di Finanza.
Codacons: “La battaglia all’inquinamento atmosferico deve essere combattuta su ogni fronte e con ogni mezzo possibile. I dati parlano chiaro: in Italia ogni anno muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico circa 35mila persone, di cui solo 10 mila in Lombardia.
Adottare un sistema di riscaldamento che limiti l’inquinamento deve essere la priorità assoluta di tutti. Ricordiamo che il sistema di riscaldamento che utilizza stufe a legna provocano concentrazioni di polveri sottili elevatissime nella Pianura Padana.”
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