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Lorenza Morello racconta la storia di Anna. Devastata nel fisico e nella morale

morello lorenza torino TORINO - Grazie ad Anna e alla sua denuncia. Anna ha cinquant'anni, ed č quella che verrebbe definita da tutti una donna molto bella. Ci incontriamo nel mio ufficio da qualche anno, da quando lei era venuta a denunciare alla nostra associazione la sua situazione. Questa e' una donna che nessuno definirebbe vittima, ma io non credo di aver mai conosciuto nessuno cosí ferito e fragile nel profondo. Anna č una donna elegante, capace, che ha costruito da sola la brillante carriera che la vede protagonista. Ma Anna, forte negli affari, e' fragile nell'intimo. Una bambina con la corazza. Si e' ritrovata ad essere cio' che e' divenuta non per scelta, ma, potremmo dire, per esclusione. Perche' la sua vita personale e' stata - parole sue - una lunga notte senza stelle.
Anna ha amato un uomo violento, che ha devastato il suo fisico ma forse ancora di piu' la sua morale. Perche' la violenza piu' veemente, spesso, e' quella che non lascia segni evidenti sul corpo, ma e' quella delle parole che non si lavano piu' di dosso. Anna e' stata umiliata per anni da un uomo che non mancava mai di ricordarle quanto le altre donne fossero piu' disponiboli, procaci, belle, intelligenti di lei. Insulti e denigrazioni difficili da dimostrare, la giurisprudenza lo sa bene, perché spesso si verificano tra le mura domestiche e senzs testimoni.
Il suo uomo era capace di gesti folli ed estremi, nel bene e nel male. Coprirla di insulti e poi rivestirla di rose, tradirla costantemente e poi rincorrerla disperato le tante volte che lei tento' di allontanarsi.
Finche', un giorno, Anna rimase incinta. Incinta dell'uomo che piu' di ogni altro - per non dire l'unico - lei avesse mai amato. Perche' ci sono legami irrazionali che non si spezzano.
Tornando a casa, quel giorno, non aspettava altro di dirlo al suo compagno. Immaginava che lui
l'avrebbe abbracciata e baciata. Ma lo scenario non fu quello.
Lui torno' a casa, lei gli diede la notizia e lui scoppio' su tutte le furie, continuando a dire che gli avrebbe rovinato la vita.
La costrinse ad abortire. La violenza psicologica era tale che lei, sebbene colta e di buona famiglia, non pote' sottrarsi.
Qualche giorno dopo questo accadimento, io conobbi Anna.
L'aborto era stata la chiave di volta.
Una donna bellissima agli occhi di tutti, tranne che ai propri.
Non č pių riuscita ad avere una relazione. Ma, pių che agli uomini, sfugge a se stessa.
I nostri esperti ne seguono ancora oggi il recupero morale e psicologico. Perche' certe lesioni sfigurano piu' dell'olio bollente.
Anna ha avuto il coraggio di chiedere aiuto. Dalla sua esperienza e' nato Ondda, l'Osservatorio nazionale danni, che permette la denuncia anonima. Tutto ciō lo dovete ad Anna.

di Lorenza Morello

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Data:  25/11/2013   |    Š RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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