Morello (Apm): nei programmi politici non esiste la cultura, ma ora si cambia |
ROMA - "Partendo dal presupposto che la cultura nel mondo parla italiano: nostri sono i musei, i libri, i monumenti, le città e i prodotti più stimati a livello internazionale, duole rilevare che forse chi meno ha creduto in questo patrimonio, siano tutti i governi che si sono fino ad oggi susseguiti". E' quanto osserva la presidente Apm e collaboratrice de Il Sole 24 Ore online Lorenza Morello, presente agli Stati Generali della Cultura de Il Sole 24 Ore che si stanno svolgendo a Milano, dove si è interrogata sul ruolo di ciò che deve fare chi governa per tutelare il primo patrimonio del made in Italy: la cultura.
"L'Italia cambi verso questa direzione, perché - aggiunge - con il brand Italia che scende di 5 punti, non può che essere evidente come nei programmi della politica la cultura non esiste. Tant'è che - come giustamente ha ricordato in apertura dei lavori il presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele - nella scorsa campagna elettorale nessun partito ha scritto una sola riga in merito".
"Dunque se noi crediamo che tutto ciò sia inaccettabile, dobbiamo - conclude Morello, vicina alle posizioni politiche di Matteo Renzi - ribaltare questo stato di cose e invertire di fatto, la rotta del nostro Paese".
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