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Indice di parità tra uomini e donne, l'Italia al terz'ultimo posto in Europa

zeroviolenzadonne ROMA - Il sito di informazione Zeroviolenzadonne.it è stato selezionato tra i migliori progetti europei sul tema "Media e Genere" in base ad un monitoraggio condotto dall'Eige - l'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere. I risultati sono appena stati pubblicati sulla pagina dell'Istituto eige.europa.eu/good-practices/women-and-media. Si tratta di progetti diretti alle Istituzioni e agli esperti che intervengono nelle politiche di genere in Europa.
L'Italia secondo l'Indice di parità tra uomini e donne dell'Unione Europea (54%) si piazza al terz'ultimo posto (40,9%) con la Slovacchia, dopo Bulgaria e Grecia.
I 14 progetti individuati dall'Agenzia che coadiuva i governi e la Commissione europea nelle pari opportunità, sono stati selezionati monitorando tre aeree: 1. la formazione di genere, 2. l'accesso delle donne alla capacità di espressione e ai ruoli decisionali nei media 3. i codici di autocondotta (self-regulation).
Lo studio è stato condotto dall'EIGE tra agosto 2012 e giugno 2013, all'interno dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino (ONU), e ha fornito risultati importanti circa la realtà dei media in Italia: mentre le donne hanno superato in termini numerici gli uomini nell'accesso alla professione giornalistica, la struttura gerarchica e il processo decisionale all'interno delle redazioni rimane in gran parte affidato agli uomini.

Motivazione EIGE
Secondo quanto dichiarato dall'EIGE, Zeroviolenzadonne.it attivo dal 2009 "Per una relazione possibile tra uomini e donne" -per combattere la violenza degli adulti su bambini e su bambine, su tutte le forme di discriminazione sessuale e di esclusione sociale- è stato scelto come buona pratica perché soddisfa molti dei criteri che favoriscono la partecipazione, l'espressione e la capacità di ricoprire ruoli di responsabilità delle donne nei media. Ha inoltre un approccio centrato sulla rappresentazione della realtà sociale attraverso le donne, incentiva le donne a far sentire la propria voce in tutti i settori tematici e i prodotti multimediali. Attraverso una analisi quotidiana dei mezzi di comunicazione, Zeroviolenzadonne.it aumenta l'attenzione per le questioni sociali, economiche e culturali delle donne e non solo, promuove le reti formali e informali di attivismo. La capacità che Zeroviolenzadonne.it ha avuto nel radicare in maniera regolare e continuativa il suo monitoraggio, permette una larga diffusione dei suoi risultati.

Analisi di contesto
L'ultimo Global Media Monitoring Project Report (2010) conferma la crescente presenza di donne giornaliste in Italia. Inoltre, la visibilità globale delle donne nella stampa nazionale oggi è più alta di quella del 2005 (19% vs 14%), ma ancora indietro rispetto alla media globale del 24%.
Il 25 % delle notizie che parlano di donne in TV dipende, inoltre, dal fatto che sono vittime di violenza e nell'8% dei casi riguarda gli uomini in quanto autori di violenze e femminicidi.
Ma dal momento che viene registrato un numero più elevato di giornaliste donne
che contestano gli stereotipi contenuti nelle notizie (14% dei casi, contro il 4% degli uomini), si può concludere che la ripresa del dibattito pubblico legato alle donne e alla loro immagine nei media, negli ultimi 2 anni, ha contribuito a rendere più consapevoli i giornalisti sulla necessità di migliorare l'approccio di genere all'interno delle redazioni.

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Data:  4/11/2013   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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