NAPOLI - Metti che nel pieno di Napoli Teatro Festival, uno spettacolo autoprodotto faccia parlare di sé al punto di togliere pubblico all’evento dell’anno e portarlo a riempire la sala del delizioso Circolo Arcas Teatro di via Veterinaria. È quello che è accaduto a “La Cantatrice è Calva. Ma a volte usa le parrucche... Soprattutto quelle bionde...” di Ciro Pellegrino in una doppia replica pomeridiana e serale, domenica 10 giugno 2012. Gli attori tolgono la quarta parete strappando il cellophane ironicamente predisposto tra platea e palco. La voce del pirandelliano regista suggerisce qualche battuta alle tute bianche di una “scientifica teatrale”.
Immediatamente il pubblico è conquistato.
Le assurde provocazioni di Ionesco appaiono più che mai attuali tra i miti parossistici dell’attualità, e così i coniugi Smith sono vulcanicamente interpretati da Carlo Liccardo e Viviana Cangiano come calco grottesco di Barbie e Ken. Yuri Napoli fuma una pipa di bolle di sapone nel bislacco tentativo di riconoscere la probabile signora Martin di cui Roberta Astuti è interprete rigorosa e puntuale, simbolo di una finta bellezza, scomposta da un vuoto di senso a cui si finisce per affezionarsi.
Perché - la nostra società - è così.
Il taglio brechtiano dell’operazione ha diverse trovate esilaranti, tra cui spicca l’entrata in scena del pompiere in cui Diego Sommaripa compare con un cane pupazzo legato ad una gamba. Magnetica la forza scenica di Francesco Saverio Esposito nel ruolo di “Il cameriera”, personaggio estremo ed estraniante per eccellenza, richiama Almodóvar con tecnica e talento in un set le cui personalità confuse dai moderni cliché, a metà tra burattini e robot si muovono come uniti da un filo immaginario che nessuna riflessione può spezzare. Ci si stordisce di colori e di risate, di gesti, di parole.
Perché –noi- siamo così.
Nessun giudizio per il divertissement di Pascal messo in scena dallo Ionesco di Pellegrino. Straniati e alienati i 6 personaggi e il loro pubblico, ritornano al punto iniziale. “Già le nove. Abbiamo mangiato minestra, pesce, patate al lardo, insalata inglese….”
di Anita Laudando
|