LONDON - Hollande snatches victory in France. François Hollande grabbed a narrow victory in the French presidential election on Sunday, defeating Nicolas Sarkozy who became the latest victim of an anti-incumbent backlash that has felled leaders across the eurozone. Mr Hollande, a 57-year old former socialist party leader who has never held ministerial office, took just under 51 per cent of the vote, according to official projections, a much closer margin than most polls had predicted over the past month...
Financial Times
Altre notizie su elezioni all'estero.
Nicolas Sarkozy prepara le valigie, probabilmente voto inutile in Grecia 4/5/2012 ROMA - Chi sarà il prossimo presidente della Repubblica Francese? Domenica importantissima, quella del 6 maggio, per Francia e Grecia. Forse non solo per quei due grandi Paesi europei, alla luce della più grande crisi economica e finanziaria, mondiale, di questi ultimi anni. Difficile che Nicolas Sarkozy ritorni all'Eliseo, poco probabile che si possa governare in Grecia. Se non con un esecutivo di coalizione. Francoise Hollande sembra sempre più vicino alla vittoria, il presidente in carica dovrebbe uscire da sconfitto dalle elezioni della prossima domenica. In Grecia, il partito popolare è in vetta nei sondaggi, ma, forse, non potrà garantire un governo da solo. Già ci si prepara a un gruppo di comando in una grossa coalizione oppure a un ritorno al voto entro i prossimi tre mesi, pronosticano i politici dei maggiori schieramenti di Atene.
Hollande ha idee molto chiare sulla vecchia Europa, si deve puntare su un programma di crescita, la Francia è molto a rischio. Note le divergenze di vedute sulla Banca centrale europea e sul modo di operare della medesima. La Germania, molto attenta alla tornata elettorale straniera - Grecia in crisi profondissima, Francia vicinissima a un periodo molto difficile - sta per essere abbandonata da tutti. Anche se Sarkozy dovesse farcela, comunque, dovrebbe cambiare il suo atteggiamento da cagnolino nei confronti di Angela Merkel. Da evidenziare che anche dalle parti della Cancelliera, negli ultimi mesi, cominciano a manifestarsi malumori a causa di decisioni che prima sembravano giuste ma dopo affrettate e controproducenti. Forse, in futuro, pure dannose per la stessa Germania, non indenne da questo momento nerissimo sociale, economico e finanziario internazionale.
|