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Da Antonioni e Wenders Chiara Caselli al Civico 14 con Molly Bloom di Joyce

CHIARA CASELLI CASERTA - Il piccolo palco del Teatro Civico 14 di Caserta continua incessantemente a proporre contenuti e spettacoli di livello nazionale. Venerdì 17 febbraio alle ore 21 il teatro di vicolo della Ratta ospita Francesco Forlani, scrittore, attore e conduttore radiofonico casertano di nascita e torinese di adozione con il suo CAVE CANEM. Il protagonista dello spettacolo, da poco separato dalla moglie si ritrova solo con il suo cane che di nome fa "Infame", un cane che non fa bisogni ma per mangiare non si fa pregare. Il monologo, dialogo attraversa tutti gli immaginari possibili legati al mondo canino, dai cagnetti in peluche dalle teste moventi che si mettevano un tempo sui sedili di dietro delle macchine, a quelli meccanici con la carica, alle ombre cinesi, ai documentari per cani, i combattimenti, le corse, scivola via via in una sovrapposizione dei due mondi, quello umano e quello animale.
"Ho immaginato un'epoca imprecisata in cui un incrocio di laboratorio ha prodotto un animale geneticamente
modificato che permette anche agli anziani di godere della compagnia di un cane senza l'obbligo di doverlo portare fuori. Il protagonista si trova a voler a tutti i costi capire come sia possibile che quel cane non restituisca quello che ha preso al mondo e attraverso questa ricerca ragiona su se stesso". Così Francesco Forlani racconta il suo spettacolo.
Il 18 febbraio [ore 21.00] e il 19 febbraio [ore 19.00] sarà la volta di Chiara Caselli, attrice di cinema e teatro di livello internazionale che ha lavorato tra gli altri con Michelangelo Antonioni e Wim Wenders ("Al di là delle nuvole"), Liliana Cavani ("Ripley's game" e "Dove siete io sono qui"), Gus Van Sant ("My own private Idaho").
Al Teatro Civico 14 di Caserta arriva con MOLLY BLOOM tratto dall'Ulisse di Joyce. Il monologo di Molly Bloom che conclude l'Ulisse è un lungo monologo interiore in cui i pensieri del personaggio scorrono liberi, senza punteggiatura, senza interruzioni da parte di eventi esterni. Passato, presente e futuro, tutto insieme per associazioni di immagini e sensazioni, senza legame logico. Lo spettacolo è un tuffo nella mente, nel cuore e nella carne di Molly, Penelope moderna che vive una relazione extraconiugale nell'attesa del suo Ulisse, donna che porta dentro di sé l’Umanità tutta, con le sue miserie e le sue nobiltà.
"Mi considero umile servitrice della scrittura di Joyce. Ricordo il mio primo incontro con Molly. Era Piera degli Esposti. Era bellissimo, e semplice, e naturale", racconta Chiara Caselli che del testo cura anche l'adattamento e la regia, "e forse devo anche a quella Molly l’essere diventata attrice. Oggi, quando ho ripreso il testo per affrontarlo/incontrarlo da sola, semplice non mi è parso più. E’ stato difficile entrare nella matassa di un pensiero altrui. Ancor più difficile farla mia. Ma è alla stessa impressione di naturale provata al mio incontro con Molly che miro".

Teatro Civico 14
Data:  15/2/2012   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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