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Dove sono i politici onesti e inattacabili? Libro I Panni Sporchi della Sinistra

panni-sporchi MILANO - C’era una volta una sinistra onesta e inattaccabile. E oggi? I Panni Sporchi della Sinistra, libro di Ferruccio Pinotti e Stefano Santachiara. Video presentazione: bit.ly/17xTWFZ. Chiarelettere, Collana Principio Attivo, pagine 400.
PRETESTI. “Io sto dalla parte di Marchionne.”
Matteo Renzi, gennaio 2011.
“Penso che per me essere di sinistra e non più comunista significa che non esistono tracciati già costruiti e che non esistono idee che vengono prima della realtà […].
Ci sono dei problemi e poi si agisce… La parola ‘liberalizzazioni’, per esempio, è diventata davvero una roba di sinistra.”
Pier Luigi Bersani.
“L’ex segretario di Stato lo saluta così: ‘My favourite communist’, ossia ‘il mio comunista preferito’.
Ma Napolitano lo corregge ridendo: ‘Il mio ex comunista preferito!’.”
Henry Kissinger in occasione dell’incontro con Napolitano, avvenuto a Cernobbio nel 2001.
“Enrico Letta dichiara di aver individuato ‘gente in gamba’ nella squadra di Berlusconi, magari da chiamare a collaborare in futuro:
‘Gianni Letta, innanzitutto, poi Casini, Tabacci e Vietti (Udc) e, più a sorpresa, Giulio Tremonti’.”
Primarie Pd 2007.
“Nel luglio del 1980 Duane Clarridge, capostazione della Cia a Roma, dà inizio, per sua stessa ammissione, a una delle operazioni più azzardate della sua carriera:
un accordo segreto tra la Cia e il Pci.”
“Dopo Tangentopoli il potere politico tutto, di centrodestra e centrosinistra,
[…] non si è affatto preoccupato di prendere provvedimenti per contenere la corruzione, ma semplicemente di contrastare e rendere più difficili i processi.
Il centrodestra lo ha fatto in modo talmente spudorato da risultare vergognoso […].
Ma il centrosinistra ha dimostrato abilità più sottili […]: cose passate in silenzio, senza il clamore delle leggi ad personam, ma che hanno reso più difficile contrastare i fenomeni.”
Piercamillo Davigo, magistrato, consigliere della Corte di cassazione.
“Con il senatore Dell’Utri esiste un rapporto di grande cordialità e di stima reciproca.
La mia impressione su di lui è estremamente positiva: penso sia una persona pacata, sensibile e di spessore.”
Dichiarazione del senatore del Pd Nicola Latorre, marzo 2007.
Tre anni dopo, con la conferma in Appello della condanna di Dell’Utri quale tramite tra Cosa nostra e Berlusconi, Latorre ne chiederà le dimissioni.
“Voi ci avete accusato di regime nonostante, ripeto, non avessimo fatto il conflitto d’interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni, v’avessimo aumentato… durante il centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte.”
Luciano Violante, Camera dei deputati, 2002.
SCHEDA
C’era una volta una sinistra seria. Inattaccabile. Affidabile. “Comunista, ma perbene.” Il paradigma è saltato ed è ora di guardare in faccia la realtà per quella che è veramente. Anche la sinistra ruba, inquina, specula, anche la sinistra fa affari sporchi e attacca la magistratura. Banche, sanità, cooperative, fondazioni, amministrazioni locali e regionali: scandali e inchieste hanno travolto la classe dirigente che avrebbe dovuto trasformare l’Italia in un paese “normale”, persino roccaforti rosse come l’Emilia sono crollate, investite da accuse di connivenza con mafia e ’ndrangheta. Al posto dell’ideologia il denaro, l’interesse individuale, il puro potere. Ecco gli scandali del Monte dei Paschi, la scalata alla Bnl, la Bicamerale, la legge del comunista Sposetti che ha arricchito i partiti, la metamorfosi di Violante, i soldi dell’Ilva, le accuse di tangenti a Penati, le convergenze con la destra in materia di giustizia... Non serve vincere le elezioni se la gestione del potere e le ricette economiche rimangono uguali a quelle degli avversari berlusconiani. Fatti, non solo parole, dal Nord al Sud, città per città, regione per regione. Il quadro è inquietante, più che sufficiente a fotografare una malattia per la quale non sembra esserci una terapia efficace. E che come un virus inarrestabile non risparmia nemmeno il nostro capo dello Stato, ultimo difensore di questo sistema, del quale qui si svela per la prima volta la complessa storia politica, ricca di retroscena inediti.

Ferruccio Pinotti è autore di molti libri-inchiesta che hanno smascherato le trame e gli interessi dei poteri forti. Lavora al “Corriere della Sera” e ha scritto per “MicroMega”, “l’Espresso”, “Il Sole 24 Ore”, “la Repubblica”, “Il Fatto Quotidiano”. Tra i suoi libri più importanti vanno ricordati POTERI FORTI (Bur 2005), OPUS DEI SEGRETA (Bur 2006), FRATELLI D’ITALIA (Bur 2007), COLLETTI SPORCHI (Con Luca Tescaroli, Bur 2008), L’UNTO DEL SIGNORE (con Udo Gümpel, Bur 2009), FINANZA CATTOLICA (Ponte alle Grazie 2011), VATICANO MASSONE (con Giacomo Galeazzi, Piemme, 2013). Con Chiarelettere ha pubblicato LA LOBBY DI DIO (2010) e WOJTYLA SEGRETO (con Giacomo Galeazzi, 2011).

Stefano Santachiara, giornalista d’inchiesta, dal 2009 è corrispondente de “il Fatto Quotidiano”, dalle cui colonne ha svelato il primo caso accertato di rapporti tra ’ndrangheta e Pd al Nord, nel comune appenninico di Serramazzoni, una vicenda poi ripresa da REPORT.

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Data:  18/11/2013   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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