REGGIO EMILIA - “Lady Bach” inaugura la stagione dei concerti della Fondazione I Teatri Reggio Emilia. Angela Hewitt impegnata martedì 19 novembre (ore 20.30) al Teatro Valli con il monumento de “L’arte della fuga”. Il suo account Twitter si chiama @HewittJSB: dove, è chiaro, che JSB sta per Johann Sebastian Bach. Una devozione che sfiora l’identificazione, quella tra Angela Hewitt, pianista di Ottawa (di origini britanniche) e il sommo compositore. Una fedeltà lunga una vita: l’artista, ritorna al Teatro Valli di Reggio Emilia martedì 19 novembre (ore 20.30) per inaugurare la Stagione dei Concerti 2013 – 2014 con un monumento bachiano, l’«Arte della Fuga. «Lady Bach», come la chiamano, si immerge così nella poderosa architettura «teorica» del Kantor, sequenza di Contrappunti e Canoni generati con ogni artificio e sottigliezza a partire da un essenziale tema in re minore.
Nata in una famiglia di musicisti, Angela Hewitt inizia lo studio del pianoforte a tre anni, si esibisce per la prima volta in pubblico a quattro e vince la sua prima borsa di studio a cinque anni; studia quindi con il pianista francese Jean-Paul Sévilla e si aggiudica nel 1985 il Concorso Pianistico “Bach” di Toronto. Fra i principali esponenti del pianismo contemporaneo, la Hewitt si esibisce regolarmente in recital e con le più prestigiose orchestre in Europa, nelle Americhe e in Asia. Fra le formazioni con cui ha suonato più recentemente figurano le Sinfoniche di Cleveland e Toronto, l’Orchestra Sinfonica della BBC, la Mozarteum Orchester di Salisburgo e la Filarmonica di Rotterdam.
Molte delle sue incisioni per l’etichetta Hyperion hanno ricevuto premi e consenso unanime della critica. Il suo decennale progetto incentrato sulla registrazione di tutte le principali opere per tastiera di Bach è stato descritto come “una delle incisioni più geniali della nostra epoca” (The Sunday Times).
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