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Il mondo non riesce a contenere il riscaldamento a un massimo di 2 gradi Celsius

FUMO-INQUINAMENTO ROMA - Inquinamento ambientale, interviene l'Unione europea. Nelle scorse ore, il commissario europeo per l'Azione per il clima Connie Hedegaard, ha richiamato l’attenzione mondiale per un'azione globale concerta nella riduzione delle emissioni eccessive di gas che producono l’effetto serra. È giunta a questa conclusione a seguito di una segnalazione attraverso un rapporto delle Nazioni Unite che afferma che il mondo potrebbe non riuscire a contenere il riscaldamento globale a un massimo di due gradi Celsius. Secondo il rapporto annuale pubblicato dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), le emissioni globali di gas a effetto serra nel 2020 saranno di 8-12000000000 tonnellate al di sopra del livello necessario per raggiungere l'obiettivo di entrambi i gradi Celsius. La Hedegaard, ha quindi decretato che la riduzione delle attuali emissioni di carbonio è troppo lenta per evitare pericolosi cambiamenti climatici, a tale proposito, il Commissario ha invitato tutti i paesi a prendere parte alla lotta globale contro il cambiamento climatico, dando appuntamento ai rappresentanti dei vari paesi a Varsavia per la conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici al fine di negoziare gli impegni e gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni. L’intervento UE, capita mentre Taiyuan adotta il piano di emergenza per l'inquinamento atmosferico. Secondo questo piano, gli asili, le scuole primarie e secondarie rimarranno chiuse, mentre per quanto riguarda la produzione di alcuni impianti industriali saranno fermati. Tutto questo per far fronte all’inquinamento atmosferico che da tempo minaccia la capitale della provincia dello Shanxi. Le autorità hanno confermato che n caso di allarme rosso, rimarranno attive soltanto gli impianti che forniscono energia elettrica, e per il riscaldamento. Il problema dell’inquinamento atmosferico di Taiyuan, è causato in gran parte dall’utilizzo dal carbone presente nel suo territorio da decenni. Ed il problema sussiste anche nella vicina Cina, che per fronteggiarlo dovrebbe adottare un sistema flessibile dell'orario di lavoro e la sospensione delle lezioni a scuola in caso di allarme rosso di inquinamento atmosferico. In questo caso, la circolare del Ministro della Protezione Ambientale, prevede la riduzione delle emissioni da tutte le possibili misure obbligatorie, come la sospensione o la limitazione delle società di produzione, limitando il del traffico dei veicoli e addirittura l’uso da parte dei cittadini di grigliate all'aperto. Infatti, le attività all'aria aperta su vasta scala saranno sospese e le scuole secondarie come quelle primarie e gli asili chiuderanno. Tutto questo perché lo smog ha un grave impatto sulla salute pubblica, soprattutto in inverno, quando grandi quantità di sostanze inquinanti sono emesse sempre a causa dell’utilizzo di riscaldamento a carbone, a discapito dell’impiego dell'uso di gas naturale che garantirebbe meno inquinamento. Misure drastiche, dunque, ma necessarie in un territorio da decenni in espansione anche, ahimé, per quanto riguarda il problema ambientale.

di Maurizio Piccirillo
Data:  8/11/2013   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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