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Favino stupisce in Servo per due. Una commedia incredibilmente moderna

Favino-Pierfrancesco CASERTA - C'era grande attesa a Caserta per Servo per due, lo spettacolo inaugurale della stagione del Teatro Comunale, che ha debuttato ieri con repliche fino a domenica 3 novembre 2013. Questa attesa (ampiamente ripagata) č stata alimentata sia dalla presenza di Pierfrancesco Favino, protagonista dello spettacolo e regista insieme con Paolo Sassanelli, sia dalla consapevolezza di assistere a una inedita versione de Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni (nell'adattamento di Richard Bean riadattato in italiano dai due registi assieme a Marit Nissen e Simonetta Solder), messa in piedi con la Compagnia Gli Ipocriti e il Gruppo di attori Danny Rose. Dunque, pių che un semplice spettacolo, Servo per due č un progetto vero e proprio che ha coinvolto quaranta attori e quattro musicisti, e che č stato preceduto da un'attivitā seminariale sul tema della maschera e della commedia dell'arte. Protagonista č Pippo, un moderno Arlecchino che vive nella Rimini degli anni Trenta. Dopo aver perso il lavoro il pių grande problema di Pippo č riuscire a procurarsi di nuovo il cibo, da cui č ossessionato. Per mangiare Pippo deve lavorare, e per raddoppiare salario e pasti trova addirittura il modo di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni. Sono Rocco e Lodovico, due personaggi che nascondono quella buona dose di segreti tale da fare diventare la trama complessa e in continua evoluzione. Inutile dire che rivisitare Goldoni portando in scena uno spettacolo sulla Commedia dell'arte deve essere stata un'operazione impegnativa e senza dubbio rischiosa. Ma un grande lavoro di squadra ha fatto in modo che al pubblico fosse consegnata una commedia incredibilmente moderna. La musica, eseguita dal vivo da una piccola orchestra, č parte integrante dello spettacolo. Il successo č poi dato dalla combinazione di commedia verbale e visiva, con attori che cadono, prendono porte in faccia, fanno battute a doppio senso, rompono la quarta parete ed interagiscono con il pubblico. In questo Goldoni moderno trovano spazio le canzonette del trio Lescano e perfino Gigi D'Alessio, ma nonostante l'accostamento possa sembrare un po' azzardato, tutto č perfettamente fuso ed al giusto posto. Di Favino attore si puō dire solo bene, stiamo del resto parlando di uno dei pochi attori che Hollywood ci invidia e fa lavorare. Nelle vesti di Pippo non solo non si smentisce ma stupisce. Canta, balla, č irresistibilmente comico, esce perfino per qualche istante dal personaggio per scherzare con il pubblico, si diverte e diverte. L'intera compagnia lo sostiene al meglio, regalando un moderno ed esilarante classico del teatro.

di Angela Lonardo
Data:  2/11/2013   |    Š RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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