NAPOLI - Terra dei fuochi: una regia unica per bonifiche, agricoltura e turismo. Oltre al controllo del territorio, necessaria un’azione di valorizzazione e sviluppo dei Regi Lagni borbonici. Terra dei fuochi è un termine entrato prepotentemente anche nel circuito mediatico per indicare una area vasta dell’Italia meridionale, compresa tra le province di Napoli e Caserta, in cui vivono poco meno di 3 milioni di abitanti. Essa é caratterizzata dalla sversamento illegale di rifiuti, anche tossici, nelle campagne o ai margini delle strade, che vengono sistematicamente incendiati dando luogo a roghi i cui fumi diffondono nell’atmosfera e nelle terre circostanti sostanze tossiche, tra cui diossina, che da decenni stanno provocando ingenti danni alla salute dei cittadini, all’ambiente e alle attività economiche come l’agricoltura e il turismo.
Dopo le recenti dichiarazioni pubbliche del pentito di camorra Carmine Schiavone, elemento di spicco del clan dei Casalesi, e le numerose manifestazioni delle ultime settimane dei comitati campani dei cittadini, Governo e Regione Campania hanno varato mercoledì 23 ottobre 2013 una task forse intergovernativa che avrà il compito settimanale di coordinare un piano di interventi di prevenzione e di controllo sulla Terra dei fuochi, anche per le materie sanitarie, ambientali e agricole.
L’Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche Onlus lancia un appello a Governo e Regione Campania affinché, nell’immediato, le attività di contrasto al fenomeno dei roghi siano accompagnate da misure di tutela e promozione del turismo campano e delle eccellenze agroalimentari regionali che, già sofferenti per la crisi economica degli ultimi anni, subiscono danni sui rispettivi mercati di riferimento attraverso discriminazioni e boicottaggi e un generalizzato e ingiustificato allarmismo.
Allo stesso tempo, l’Associazione Onlus "Siti Reali" sollecita Governo e Regione Campania ad intervenire sul comprensorio della terra dei fuochi e dei Regi Lagni, storica infrastruttura di epoca borbonica, attraverso la riprogrammazione del Grande Progetto europeo di valorizzazione paesaggistica ed ambientale del corridoio ecologico dei Regi Lagni che comprende sia interventi di bonifica e rimozione dei rifiuti, sui quali massima deve essere l’attenzione per eventuali infiltrazioni malavitose, sia la riqualificazione del territorio per usi civili e di fruizione sostenibile tra ambiente, agricoltura e turismo.
Il Grande Progetto Regi Lagni, riprogrammabile nel periodo 2014-2020 delle prossime politiche dell’Unione Europea, prevede, tra l’altro, una serie di interventi a favore del Sito Reale di Carditello che possono contribuire alla salvezza del monumento borbonico, stritolato tra crolli di calcinacci e tegole dovuti alla mancanza di manutenzione e il rischio di vendita a privati nella prossima asta di gennaio. Il tutto nel totale silenzio e disinteresse delle istituzioni.
L’Associazione, anche attraverso le iniziative del Premio Siti Reali, nei prossimi giorni contribuirà a tenere alta l’attenzione su questi temi di scottante interesse per la salute dei cittadini, la tutela del patrimonio culturale e ambientale e la promozione delle eccellenze territoriali.
Associazione per i siti reali e le residenze borboniche onlus DIREZIONE
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