| "Frammenti d'infinito – I colori della vita", Fabio Scorza spiega il destino |
ROMA - Tante volte sentiamo il bisogno di trovare dei responsabili alle innumerevoli avversità che la vita ci pone davanti e quasi sempre individuiamo un preciso colpevole: il destino. Attore pricipale della nostra vita, lo sentiamo parte integrante nelle vittorie, acerrimo nemico nelle sconfitte e in quei periodi bui che, di tanto in tanto, la vita ci presenta. Sarebbe troppo facile scaricare sul caso e la fatalità gli episodi negativi della nostra vita; il nostro è un percorso già scritto. Tutto quello che giornalmente viviamo accade per un preciso motivo ed è figlio di un disegno esistente sin dal principio: fattori che ritroviamo tutti insieme in "Frammenti d'infinito – I colori della vita" in cui l'autore traccia un profilo ben definito del destino e della sua importanza nella quotidianità. La morale del libro è ben più profonda però, difatti il testo si sofferma su dei punti che danno un taglio ampiamente filosofico. Con un uso sublime della prosa, l'autore tenta di rispondere a quei quesiti esistenziali che da sempre affligono l'essere umano. Le tipiche domande sul "dove andiamo", "da dove veniamo" vengono superate da ragionamneti più filosofici che si soffermano sul "perché" cercando di analizzare gli avvenimenti e le loro cause. Ecco dunque che entrano in gioco il fato e la casualità. L'autore individua due categorie di persone: coloro che credono alla casistica e che quindi con tale risposta liquidano banalmente i grandi dilemmi e coloro, come lo stesso autore, che appunto tentano di guardare oltre provando a pensare che forse nella vita non si può dare tutto per scontato. Lo stile del testo non riulta mai banale, il ritmo è fluente e l'uso della sintassi è sempre corretto. Il lessico è semplice, e rispecchia il nobile tentativo dell'autore di offrire a un pubblico vasto un testo che sia di argomento impegnativo ma allo stesso tempo facile da comprendere. Il ritmo narrativo è coinvolgente, non annoia mai il lettore, ma anzi, riesce a interessarlo e colpirlo in pieno nella sua sensibilità; nella poesia invece le scelte lessicali sono decisamente azzeccate e contribuiscono a suscitare le emozioni tipiche di questo genere. Come detto il testo è dunque composto da una sezione di poesie, scritte da diversi autori, le quali aiutano maggiornamente nella riflessione lanciata dall'autore stesso. Dunque l'opera si presenta con uno stile per nulla banale, un mix di prosa e poesia che aumenta il suo fascino già di per sè ricco di morale e di spunti sui quali rifletttere ampiamente.
di Daniele Renzi
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