Al Casinò di Sanremo teatro gremito per l'omaggio a Vittorio De Sica, con Manuel |
SANREMO (IMPERIA) - “Il Casinò di Sanremo fa parte dei miei ricordi di infanzia”- Ha sottolineato ieri nel Teatro dell’Opera Manuel De Sica, presentando il suo libro “Di figlio in padre” (Bompiani) - “Papà amava giocare alla roulette francese, a baccarat al tavolo di chemin de fer. Entrava nelle sale già dal mattino. Mia madre io e mio fratello Cristian lo aspettavamo per ora di pranzo fuori davanti allo scalone. Mia madre ci diceva:” Vediamo come scende le scale. Se guarda a terra significa che non è andata bene.” E così accadeva. Spesso tornavamo a Roma in treno. Allora giocava sino all’ultimo minuto e noi lo vedevamo arrivare di corsa e prendere al volo il treno che partiva… ma era un padre splendido che ha sempre pensato a tutti i suoi familiari.”
Nel racconto del compositore-scrittore il folto pubblico ha scoperto un Vittorio De Sica “inedito” regista-operaio e al tempo stesso attore, uomo di spettacolo completo, “duro” con chi doveva interpretare riuscendo a far uscire dai suoi attori la loro parte migliore.
Ha introdotto lo scrittore il direttore dell’Orchestra sinfonica Paolo Maluberti che ha annunciato la possibilità di una futura collaborazione tra Manuel De Sica e la stessa orchestra.
De Sica ha inoltre illustrato il grande progetto di recupero dei più rappresentati film del padre. Il prossimo sarà il Giardino dei Finzi Contini”.
“Tra i progetti nel cassetto- ha detto Manuel De Sica-“ anche la digitalizzazione della pellicola “I bambini ci guardano” ambientata ad Alassio nel 1943, un film che segna l’inizio della fase più intimistica della produzione di mio padre.”
“Di figlio in padre” edito da Bompiani.
Vittorio De Sica raccontato dal figlio Manuel. Un' autobiografia congiunta che rilegge la vita e la carriera artistica del regista di capolavori del cinema, rendendo omaggio alla figura dell’artista, dell’attore ma anche dell’uomo e del padre. Un De Sica dolorosamente diviso tra due famiglie, che dormiva una sera ai Parioli, nella casa in cui viveva con Giuditta Rissone e la figlia Emi, e una sera all’Aventino, con Maria Mercader e i figli Manuel e Christian. La vita sul set, il lavoro con gli attori, il sodalizio con Cesare Zavattini, l’omaggio dello star system hollywoodiano, il rapporto con i grandi autori e produttori si mescolano a ricordi d’infanzia e aneddoti di vita famigliare, restituendo il ritratto di un Vittorio De Sica privatissimo e segreto. Il libro è arricchito da un personalissimo racconto per immagini curato dallo stesso autore.
De Sica definisce il suo libro:” Un’attività psicoterapeutica la mia, diventata poi con il trascorrere del tempo un diario personale che ho deciso di condividere con il pubblico attraverso la stesura del libro.
Manuel De Sica è un compositore italiano. Autore di musica sinfonica e da camera, è più conosciuto al grande pubblico per le oltre cento colonne sonore composte per il cinema e la televisione dal 1969 ad oggi. Fra queste ricordiamo quella per Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, che gli valse una nomination all’Oscar nel 1971, quella per Ladri di saponette di Maurizio Nichetti (Globo D’Oro della Stampa Estera 1989), quella per Al lupo al lupo di Carlo Verdone (Nastro d’Argento 1992) e quella per Celluloide di Carlo Lizzani (David di Donatello 1996). Manuel De Sica è presidente dell’Associazione Amici di Vittorio De Sica per il restauro delle opere paterne, curatore di pubblicazioni su ciascun film restaurato e fondatore dell’Associazione Musica Retrovata per il recupero di opere musicali inedite o sconosciute. La sua musica è stata eseguita da artisti quali Salvatore Accardo, Enrico Dindo, Danilo Rossi, l’Ensemble Wien Berlin, le sue canzoni da Ella Fitzgerald, Tony Bennett, Dee Dee Bridgewater. Ha inoltre pubblicato le raccolte di racconti Il mio diavolo custode (1996) e La visita notturna (2004).
La Scuola Otorino Respighi ha allietato l’incontro con Luciano Capurro al flauto e Marco Zaccaria al pianoforte. Hanno eseguito da Wolfgang Amadeus MOZART Andante per flauto e pianoforte e da Georg Friedrich HAENDEL Sonata op.1 n. 11 per flauto e pianoforte.
Il 15 ottobre ore 16.30 nell’ambito dei festeggiamenti per il Santo patrono San Romolo i Martedì letterari porteranno il pubblico al “1814 dal regno di Sardegna al sogno dell’Italia Unita, un anno importante per la crescita del regno sabaudo e quindi per la creazione della nuova Italia, che ha conciso con la nascita dell’Arma dei Carabinieri. Terranno la conferenza il Gen. B. Mauro Tornatore e il prof. Aldo Mola.
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