| Entusiasmo per il Movimento Nuova Oggettività, tra Tradizione e Avanguardia |
ROMA - Urfuturismo? Ecco il Movimento Nuova Oggettività, tra Tradizione e Avanguardia. Venerdì 27 settembre 2013, con la calda e pienamente collaborante ospitalità di Maurizio Messina alla Galleria L’Universale di Roma, tripla presentazione per il Movimento Culturale Nuova Oggettività (Roma, Milano, Ferrara), attivo da 2010, tra Urfuturismo, tradizione e avanguardia. Il movimento è a cura del poeta-filosofo Sandro Giovannini (Pesaro-Roma, ex Gruppo Vertex e rivista Letteratura-Tradizione, attuale collaboratore della rivista Biblioteca di Via del Senato, Milano), Stefano Vaj (dirigente e scrittore transumanista, Milano), Giovanni Sessa (filosofo e estetologo, Roma), il compianto Gianfranco Lami (ex Univ. La Sapienza, Roma)... Nell'incontro, (il secondo a Roma Capitale, dopo quello del dicebre 2011 all'Accademia di Romania) sono stati presentati in modo del tutto informale in un clima di totale libertà espressiva che si è nutrita anche di critiche intelligenti e rigorose il secondo libro/idea collettaneo: “Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l’Iran nessuna? - L’impero interiore”, l’instant book “Al di là della destra e della sinistra…”, ben editi ambedue dalla Carmelina Editrice di Ferrara di Federico Felloni e nuovamente il primo comunitario libro/manifesto Heliopolis 2011: intelligenti e tempestive ricognizioni delle contestualità ideali e filosofiche attualmente agenti nel campo più allargato ed anche nello stesso orizzonte che coordina somma e divide - per idealità progetti e personalità agenti - assieme i molti amici e corrispondenti della Nuova Oggettività.
(*Nei volumi -vedi link in fondo elenco completo autori, circa 80) gli stessi Mario Farneti, Francesco Franci, Alessandro Guzzi, Matteo Marconi, Francesco Mancinelli, Alessandro Orlandi, Raffaele Perrotta, Francesco Sacconi, Sandro Salerno,Andrea Scarabelli, Giovanni Sessa, Stefano Vaj, Filippo Venturini, Eduardo Zarelli, Giuseppe Casale, Luigi Tallarico, Antonio Fiore Ufagrà, Graziano Cecchini, Leonardo Clerici, Marcello Francolini, Luigi Sgroi, Luigi Siniscalco, Andrea Scarabelli, Giuseppe Manias, Fabio Scorza, Seconda Carta, Zairo Ferrante, Riccardo Roversi, Emilio Diedo,Francesca De Carolis)
Il portavoce Giovanni Sessa (già Univ. La Sapienza e della Scuola Romana di Filosofia Politica) con la sua estrema capacità di riassumere verso l’Alto e l’Altro, ciò che è di base e di formazione ma spesso divide ed incapacita, ha saputo ripercorrere dialetticamente ma con una forte resa emotiva, nella direzione dell’identità plurale ma con la luce in fondo al tunnel del sempre possibile, i passi sapienti della sua Postfazione al libro/manifesto ed ha così integrato i preventivati interventi, ognuno a suo modo vero ed illuminante di Matteo Marconi, di Vitaldo Conte, di Roby Guerra e di Antonio Saccoccio, che si sono aggiunti a tante conversazioni ulteriormente incrociate e coinvolgentemente ricche dei presenti, tutti amici di valore.
Matteo Marconi (Univ. La Sapienza, Roma) ha articolato tali focus nel menu fondamentale e dialettico accademico universitario, più in generale nell’ambito della comunità culturale italiana.
Vitaldo Conte, critico d’arte (Belle Arti, Roma) ha evidenziato il libro paradossale Israele… (titolo esca con interventi liberi programmati off topic) con un video tematico e una originale analisi globale sulla questione specifica.
Roby Guerra, futurista,, ha suggerito svolte di parola dinamite alla Zarathustra, una accelerazione del menu urfuturista, per una tecnosintesi tra avanguardia
Antonio Saccoccio, netfuturista (Tor Vergata, Roma) ha dialetticamente criticato il parallelismo contemporaneo del cosiddetto New Realism dei vari Eco e Ferraris, , illustrando la rivoluzione web 2.0
Sandro Giovannini ha coordinato le presentazioni.
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