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Fiammetta donna Mediterranea, la dedica di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni

marilena-cavallo fiera roma ROMA - Il Boccaccio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni dedicato alla figura di Fiammetta donna Mediterranea per le celebrazioni del settimo centenario della nascita. Pubblicato per i 700 anni della nascita di Giovanni Boccaccio un originale saggio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni, per le Edizioni di “ProspettiveMeridionali”, dal titolo: “Colsi sguardo tuo. Fiammetta nel Boccaccio Mediterraneo”. Il saggio è parte integrante per le celebrazioni dedicate a Boccaccio.
Il saggio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni (coautori di diversi testi su Pascoli, sui Poeti del Novecento e le piazze, su Battista, su Moscati, su Cristina Campo) pone all’attenzione il rapporto tra la figura di Fiammetta tutta all’interno di un Mediterraneo di colori, sapori, atmosfere e la tradizione segnato da un Boccaccio vitale all’interno della cultura popolare.

Fiammetta, secondo lo scritto di Cavallo e Bruni, costituisce una chiave di lettura nella modernità tanto che vengono raccordati alcuni elementi riguardanti il rapporto tra Fiammetta e le donne di D’Annunzio, e Fiammetta nella modernità letteraria. È un testo che si mostra con una precisa scelta sia letteraria che critica al cui centro resta l’interpretazione della letteratura proposta dalle “confessioni” della filosofa Maria Zambrano.

Qual è il punto nevralgico dello studio? Lo spiega felicemente Marilena Cavallo: “Si parla di una donna e di una città: Fiammetta e Napoli, sostiene la Cavallo, vivono come ariosa luce in un Boccaccio artista alla prese con la comedìa tutta umana della vita. Lo sguardo del poeta diventa la più profonda rivelazione del mistero di una esistenza scoperta e sognata nello scenario del più caldo Mediterraneo. Tassello dopo tassello si ricompone il mosaico di un’estetica di chiara matrice partenopea, per cui odori, colori e sapori definiscono il profilo della donna-fiamma, non più angelo, ma corpo, non solo corpo, ma desiderio che straripa in una palpitante fisicità di sentimenti. Fiammetta donna nuova e Giovanni fine “poieta” sfidano il conformismo, si spogliano delle vesti artificiose e restano nudi testimoni di un’umanità carnale, che guarda il cielo e ama la terra”.

Mentre Pierfranco Bruni, approfondendo l’aspetto tra Beatrice e Fiammetta, sottolinea: “Boccaccio abita il corpo e l’anima della donna, abita la metafisica della sua sensualità e la abita con il cuore, la mente e tutta la fisicità possibile. Non c’è Dante che possa intimorirlo. Né Beatrice che possa far cadere le ombre davanti al suo sguardo. Beatrice è donna d’altre epoche. Non appartiene più a Boccaccio e al tuo tempo, a volte sembra una caricatura di fronte alla fisicità e allo sguardo di Fiammetta. Fiammetta è la sciantosa, Fiammetta è la donna che conosce i trucchi dell’amore, è la donna, appunto, femmina che davanti agli occhi dell’uomo si pone con la danza velata del suo mondo popolare dalla matrici arabe. L’amore che diventa visione è un concetto da “mille e una notte” ed ha il suo fascino singolare nella simbolicità del verso. Fiammetta è la trama del tempo e dell’amore in una costante attesa. Beatrice è l’attesa dell’Angelo”.
Data:  20/8/2013   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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