ROMA - Venerdì 3 maggio 2013, alle ore 22,50, Simona Colonna sarà in diretta a La Stanza della musica di Radio3 Suite per raccontare Masca vola via, un cd uscito per Musica Made in Biella: una particolarissima suite per voce e violoncello che spazia tra il classico contemporaneo e il moderno e si colora di tratti folk. Un lavoro in dialetto piemontese dove la lingua diventa musica per una ricerca lungo il filo delle proprie radici. Oltre ai brani dell’album proporrà Dulcinea, un brano scritto in occasione del concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma dei Pollock Project. E proporrà anche una rilettura de Il postino di Bacalov e di Azzurro di un altro piemontese doc, Paolo Conte. Al suo fianco in Dulcinea e ne Il postino Marco Testoni ai caisa drum, musicista e compositore e uno dei fondatori di Pollock Project, un’occasione preziosa per presentare in anteprima un sodalizio musicale nato con Dulcinea che presto darà vita ad una produzione discografica in fase di realizzazione per la label Helikonia.
Masca vola via è un progetto musicale e un cd prodotto dall'Associazione Artistica AnniVerdi (che firma il Biella Festival) ed è stato realizzato grazie al contributo destinato al vincitore di Biella Festival che, così, si conferma una fra delle iniziative più attente alla crescita e allo sviluppo della creatività musicale made in Italy.
Simona Colonna, infatti, assieme al primo premio Biella Festival 2011 si è portata a casa il contributo per la realizzazione del suo nuovo lavoro, incluse la grafica della copertina, la promozione e la distribuzione online.
Cinque le tracce del CD: si apre con Bacialè che dipinge l’antica figura del sensale di matrimonio, un po’ romantica e un po’ opportunista; seconda traccia Masca vola via, l’originalissimo brano con cui Simona ha vinto il Biella Festival, che, fra leggende e memorie infantili affronta i temi dell’emarginazione sociale e delle streghe; si passa poi alla dolcissima ninna nanna di Ninnaoh per approdare a Portame via da si, un brano struggente di speranza ma anche di malinconia sull’emigrazione. Ultima traccia quella di Brigante Stella che racconta di un personaggio realmente esistito nella langa attraversata dal fiume Belbo, feroce e crudele, e che morì tradito da uno dei suoi compagni che, non a caso, nel chiamarlo e nel farlo riconoscere dai Carabinieri lo manda a “visitare il diavolo in persona”.
Quello di Simona Colonna è un mondo affascinante carico di leggende, di segreti, di grandi verità popolari. Raccontato con la passione graffiante e la semplicità totale del suo voce e violoncello e attraverso la musicalità di un dialetto che comunica alle emozioni prima che alle orecchie e al cervello: un nuovo esperanto dell’anima oltre i confini regionali e, perché no, anche nazionali.
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