| Antonelli, Faiella, Pelusio e Penoni al Colosseo in "Stasera non escort" |
TORINO - Sabato 26 gennaio 2013, ore 21, al Teatro Colosseo, Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio e Claudia Penoni in Stasera non escort. Regia di Marco Rampoldi, responsabile drammaturgica Marianna Stefanucci, canzoni originali Rita Pelusio, con la collaborazione di Luca Domenicali. Aiuto regia Paola Ornati. Un gruppo di attrici comiche “scende in campo” per commentare con una satira dissacrante lo stato delle donne italiane di oggi. Lo spettacolo parte dal presupposto che nella società contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben pagato è quello della escort, personaggio ampiamente discusso dalla stampa nazionale e internazionale negli ultimi anni. Il titolo in realtà altro non è che il presupposto, una scusa per affrontare in modo ironico ed intelligente l’innegabile dispartà che esiste tra il genere maschile e quello femmile e per riflettere, ridendo, sull’immagine che viene data della donna nelle pubblicità e dai mezzi di comunicazione in generale.
Per dare vita al testo di Stasera non escort le attrici e il regista Marco Rampaldi hanno attinto alle innumerevoli vicende di cronaca della società di oggi che, con le sue dinamiche spesso paradossali, riesce a fornire un’infinità di spunti per creare scene solo apparentemente surreali.
Durante lo spettacolo ogni genere di disparità finirà sotto il tiro delle quattro donne che, tra monologhi, canzoni e personaggi esilranti come la “desperate housewife” di Pinerolo, riusciranno a far sorridere di una situazione dal sapore amaro.
Il pubblico del Teatro Colosseo troverà sul palco quattro straordinarie attrici disposte a tutto pur di demistificare a colpi di risate i luoghi comuni sul mondo delle donne. Una serata per fare ridere le donne presenti in sala e per far “tremare” gli uomini che pensano che le donne non abbiano diritto ad un posto migliore nella società!
Leggere
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Rita Pelusio e non solo "Pianto tutto": "Comicità ambiente maschilista"
"Chiamami", fiction tutta da studiare. Esplode nel web la prostituzione maschile
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