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Una donna straordinaria nella sua bellezza normale con Moon Over Factory

ordinary 1 NAPOLI - Modelle belle ed in salute. Ecco il progetto Moon Over Factory. The wonder of ordinary beauty. “Voglio una donna con la gonna” canta Roberto Vecchioni. Al di là della levata di scudi contro l’apparente ottica maschilista di quest’affermazione, il messaggio che il noto cantautore vuole lanciare è che vorrebbe poter amare una donna che sia se stessa, che stia bene nella sua pelle, senza bisogno di forzature e di dimostrare niente a nessuno. Senza dover aderire a modelli o idealtipi “fuori dall’ordinario”.
Una donna straordinaria nella sua bellezza normale. Nella sua quotidianità.
Parte da questi presupposti il progetto made in Campania “Moon Over Factory. The wonder of ordinary beauty”, cioè la meraviglia della bellezza ordinaria, ideato dal regista ed autore Massimo Piccolo.
Un progetto che riguarda l’universo della moda, e quello dell’immagine più in generale, o che, per meglio dire, parte da lì per arrivare fino alla radice più profonda del vivere quotidiano e del modo di percepirsi ed essere percepiti dagli altri.
Da una parte ci sono le modelle da passerella, infilate a tutti i costi nella loro taglia 38-40, con forme efebiche, da eterne adolescenti, che non si vuole crescano mai. I tratti emaciati ed i volti spenti dalla magrezza, enfatizzati da un trucco ad hoc.
Dall’altra le bamboline sexy, pancia piatta e tonica e seno formoso, protagoniste dell’universo del desiderio maschile.
Due facce di una stessa medaglia. Le donne-bimbe mirano a colpire l’immaginario e a stimolare la voglia di emulazione delle donne, le formose supersexy ad accendere il desiderio maschile.
Due modelli finti, che mal si adattano alle forme vere, genuine, quotidiane.
Già, perché a ben vedere, anche con diete drastiche ed “aiuti farmaceutici” le modelle iper-magre, da passerella, difficilmente riescono ad entrare in jeans che hanno forme che sembrano non tener conto della naturale anatomia del corpo umano, in particolar modo femminile.
Non se la cavano meglio i prototipi bambola-sexy con vitini da vespa e seni procaci che, secondo gli esperti, mal si conciliano con una reale attività sportiva ma sono molto spesso frutto di protesi al silicone.
“Gli esperti di marketing – spiega Piccolo – sanno bene che è necessario creare nella potenziale acquirente il desiderio di qualcosa che appare difficilissimo da raggiungere, quasi irrealizzabile, e verso il quale, quindi, si tende ancora più spasmodicamente”.
Un microuniverso le cui porte appaiono chiuse ai più, elitario, per avere accesso al quale, bisogna superare una serie di riti d’iniziazione, prove difficili da superare, sacrifici immani, sia a livello alimentare, che economico.
Ma questi sacrifici rendono ancora più agognato l’oggetto del desiderio, come sottolineano gli addetti ai lavori, il premio finale.
Con un piccolo ma. Il vestito, l’accessorio, ed in ogni caso il bene pubblicizzato, restano sempre e comunque uno status symbol, un piccolo tassello di un universo più ampio. Un ritratto idilliaco, che viene costruito con sapienza a tavolino, e dal quale si rimane comunque esclusi.
“Al senso di soddisfazione e di vittoria iniziali – spiega Piccolo – si sostituisce ben presto un sapore agrodolce, già quando ci si rende conto, ad esempio, che l’abito non calza come vorremmo e che in più ci sfugge tutto il resto. E così si rinfocola l’insoddisfazione, la frustrazione. E si ricomincia a desiderare e tendere verso qualcosa che ci manca”.

IL PROGETTO
Ecco allora che arriva un nuovo tipo di modella, quella “che è in salute e che aspira ad arrivare fino a 99 anni”.
“La nostra mission – continua l’ideatore del progetto - è quella di portare nel mondo delle modelle e della pubblicità un prototipo di donna che si avvicini più alla realtà e soprattutto rappresenti una donna che sia sana, pulita e in buona salute e questo, per rincorrere le misure impossibili della moda è sempre molto difficile”.
Una modella che, scusate il gioco di parole, sia un modello di stile di vita a 360 gradi. Alimentazione sana e bilanciata , ma gustosa, attività fisica moderata e non parossistica (per capirci al bando i forzati delle palestre, ossessionati dalla forma fisica e dal fare massa magra). Out gli stravizi, tra fumo, alcolici e troppe notti brave.
Modelle, sicuramente belle, ma che si avvicinino di più alle ragazze che poi dovranno acquistare e indossare quei capi.
Una donna che esce anche fuori dai canoni di un messaggio pubblicitario in cui la sessualizzazione, sempre più svincolata dall’oggetto da promozionare, sia spinta fino alle estreme conseguenze e si fonda con un progresso di volgarizzazione dell’immagine femminile.
“E’ importante - sottolineano i curatori del progetto - mantenere la tensione, l’aspirazione alla fruizione di qualcosa di più bello, ma in questo caso si tratta di una bellezza reale, vera, in salute. Chi l'ha detto che ci si deve sentire belle solo se si è alte 1,80 e si pesa 50 kg? Noi abbiamo selezionato bellissime ragazze a partire dal 1,55”.
Un progetto altamente professionale, che può contare su una struttura di oltre 800 metri quadri, con sale di posa, studi tv, salone per sfilate e numerosi professionisti del settore. Un risultato ottenuto grazie anche all'indispensabile contributo della ST.Pro del cavaliere Giuseppe Pernice e alla Pomilia Energia.
L’obiettivo, secondo gli ideatori, non è sostituire le icone consolidate che fanno da testimonial ai marchi, bensì affiancare alle immagini delle mannequin anche ragazze di una meravigliosa bellezza ordinaria. Un’idea cui già hanno risposto molte aziende per creare campagne di comunicazione che pubblicizzino capi di moda, accessori e prodotti legati al beauty pensati per le sorridenti “ragazze della porta accanto”.
Ecco il recapito da utilizzare sia per le aziende interessate ad essere protagoniste di questa piccola rivoluzione copernicana dell’immagine sia per le ragazze che vogliano provare ad entrare a far parte di questa Factory info@moonoverproduzioni.it

di Tania Sabatino

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Data:  10/1/2013   |    © RIPRODUZIONE RISERVATA            STAMPA QUESTO ARTICOLO            INVIA QUESTO ARTICOLO


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