ROMA - L’originale progetto artistico della pittrice pescarese Anna Seccia raggiunge un successo sorprendente. Sinergie di fragmenta 100+1, lavoro realizzato durante l’happening pittorico diretto dall’artista negli spazi del Museo Michetti, a Francavilla al Mare, e poi smembrato in 100 moduli, inizia il suo “percorso” di opera d’arte partecipata. 100 collezionisti entreranno attivamente a far parte del progetto. Durante la recente edizione dell’Artefiera di Padova, la Queen Art Studio ha presentato l’opera ad un colto pubblico spiegando le finalità e la singolarità del progetto evidenziando come ogni modulo di cm 20x20 risulti unico, con un proprio carattere espressivo, ma in relazione alla complessità del dipinto.
Durante l’esposizione ad ArtefieraPadova nel Contemporary Art Talent Show l’opera Sinergie di fragmenta 100+1, è stata richiesta per essere esposta in una prestigiosa Rassegna che si terrà a Roma dal 29 novembre al 12 dicembre 2012 presso la sede dell’Ambasciata Araba d’Egitto.
La rassegna sarà inaugurata dall’Ambasciatore d’Egitto, Roberto Speraci editore, la dottoressa Nicolina Bianchi critico d’arte e giornalista, la dott.ssa Mara Ferlacci titolare dell’agenzia stampa Ages.
Molte le richieste d'acquisto già pervenute per i 100 moduli, ampio il seguito di appassionati e non che stanno osservando da vicino le “vicende” di tutti i cento frammenti dell’opera.
«Il mio sito internet
Anna Seccia
è stato letteralmente “preso d’assalto”», fa sapere la pittrice, «negli ultimi tempi è visitato soprattutto dai tanti collezionisti che sono interessati ad acquistare i moduli. Tutto ciò mi rende soddisfatta: vuol dire che il messaggio è arrivato. Per prenotare una parte di opera collettiva si deve visitare la sezione “prenota ora” e seguire le istruzioni».
Nel corso dell’esperimento pittorico che ha dato vita all’opera d’arte collettiva, il pubblico è stato invitato a partecipare ad una creazione senza pianificazione, seguendo la propria spontaneità e abbandonando riferimenti a modelli da seguire.
É stato un modo per vivere, attraverso il gioco, i propri talenti, con la gioia del proprio sentire, lasciandosi ispirare dalla sonorità musicale e dall’energia che essa emana. L’artista, maieuta e sciamana ha evidenziato l’anima collettiva del gruppo che lo ha prodotto.
In una recente recensione cosi scrive Genziana Ricci: “Per un artista creare un'opera seguendo il flusso del proprio istinto è una cosa naturale come respirare: dalla sua parte ci sono esperienza, tecnica, retaggio culturale.
Ma concepire un'opera attraverso un happening pittorico nel quale un gruppo di persone vengono invitate a creare senza pianificazione, è tutt'altra questione: è necessario saper guidare le dinamiche relazionali e divenire mezzo di connessione tra le individualità.”
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