Muori per me, libro-thriller di Karen Rose con storie avvincenti e coinvolgenti |
ROMA - Muori per me. Libro di Karen Rose. (Leggereditore Ambrosia Pag. 570). Dice il Publishers Weekly: “I fan del thriller rimarranno affascinati da questa storia avvincente e dai personaggi coinvolgenti”. Non è mia abitudine prendere per oro colato quanto viene detto dagli altri, ho i miei gusti e le mie idee e preferisco sempre leggere di persona prima di farmi un’opinione. In questo caso… ho letto il libro non riuscendo a staccarmene!
Si ha a che fare con un serial killer crudele. Spietato, nel vero senso del termine: infatti tortura le proprie vittime utilizzando armi e sistemi medioevali. Vuole provocare dolore, vuole cogliere le urla delle povere vittime. Perché il suo intento è quello di disegnare gli ultimi istanti di vita, raccogliere la luce dello sguardo che si spegne.
Non possiamo chiamare con un solo nome questo “mostro”, perché nel libro ne avrà tanti. Non sapremo mai se ci è accanto oppure no.
Intanto usa i suoi disegni per creare dei videogiochi, lui che viene apprezzato nel settore perché sa rendere così reali le scene! Altro che reali!
Il suo antagonista è Vito Ciccotelli, un detective.
La vicenda ha inizio quando, casualmente, si troverà un vero e proprio cimitero con le vittime straziate da questo assassino del tutto particolare.
Conosciamo così Vito, di origini italiane, le sue ombre e la sua numerosa famiglia.
Si aggiungerà Sophie, un’archeologa assunta per aiutarli data la presenza di sistemi a dir poco originali.
La bella Sophie che farà girare la testa di Vito, la loro unione dalla quale si avrà modo di essere partecipi delle varie vicissitudini.
I personaggi non svelano mai del tutto quello che sono, ciò che sentono. Leggere il libro è anche approfondire la loro conoscenza.
Alle indagini si aggiungono altre indagini, altri misteri; colpi di scena che tengono sempre desta l’attenzione del lettore.
Il romanzo è scritto con mano “maschile”, senza fronzoli inutili; diretto, schietto. Anche quando ci sono scene di sesso, non esistono sdolcinature da romanzo rosa.
Mi è piaciuto molto lo stile di questa scrittrice, il suo sapere intrecciare la trama, il lavoro: il dovere, il piacere, la paura, l’esasperazione. Tenendo sempre a bada ogni sentimento, ogni situazione, ogni ruolo.
di Miriam Ballerini
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