TERRACINA (LATINA) - Carlo A. Martigli padrino della sezione narrativa del Terracina Book Festival. L’autore, primo in classifica con “999 L’Ultimo Custode”, presenta “L’Eretico” in un faccia a faccia con Massimo Lerose, sabato 15 settembre alle 21 in piazza Municipio.
Tra gli altri appuntamenti: Fabio Arduini con “Il Vescovo Oldi” venerdì 14 e Giorgio Molinari con “Fratelli e cani” sabato 15. “L’Eretico” irrompe al Terracina Book Festival 2012 nella sezione dedicata ala narrativa ed in particolare al romanzo storico. Carlo A. Martigli, sabato 15 settembre alle 21, presenta la sua ultima fatica. Autore di Best Seller, Martigli è stato primo in classifica con “999 - L’Ultimo Custode” schiacciando perfino Ken Follet. «Ma non è per questo che lo abbiamo scelto» ci tiene a precisare lo scrittore terracinese Massimo Lerose che farà gli onori di casa in una piena immersione nel romanzo storico faccia a faccia con il suo “Il Solitario” (Prospettiva). «Il piacere di scoprire una scrittura e uno stile dal timbro autenticamente italiano - spiegano gli organizzatori - accompagna la scoperta di una ricerca minuziosa delle fonti storiche per la costruzione dei personaggi, della trama, così come per le descrizioni. Ed è questo che ci interessa. Un primo posto con tanta sostanza».
«“L’Eretico” parla del mistero più grande del mondo, - spiega Martigli - un mistero che è stato ignorato per oltre duemila anni, e che si può riassumere in una domanda: che cosa è successo dal dodicesimo al trentesimo anno della vita di Cristo? Non ci sono testimonianze di questi anni. Neanche nei Vangeli. Questa idea rappresentava uno spunto secondo me molto appassionante. Dopo aver pubblicato “999 – L’ultimo custode”, ho pensato che scrivere di questo argomento, un argomento molto “eretico”, appunto, e impegnativo, in quanto si trattava di narrare una storia mai scritta da nessuno».
Un romanzo ambientato nel rinascimento ed un messaggio molto chiaro, rivolto soprattutto ai giovani di oggi. «Io vorrei che “L’Eretico” - prosegue l’autore - fosse interpretato come un libro vicino al presente. Nel Rinascimento la cultura aveva raggiunto i suoi massimi livelli, ma il mondo era in disfacimento. Una cosa simile è accaduta nell’ultimo periodo dell’Impero romano. Il problema è un po’ lo stesso di oggi: nell’ambito della cultura occidentale, noi oggi godiamo di una grande abitudine alla libertà, ma abbiamo perso molti dei valori fondanti. Il mio romanzo è perciò un thriller storico, e come tale va letto, ma se in una lettura di secondo piano si riuscisse a gettare dei semi per far riflettere soprattutto i giovani, - termina l’autore -questo mi farebbe molto piacere».
La ricerca storica sarà al centro anche della presentazione dell’ultima fatica di Fabio Arduini: “Il Vescovo Oldi. Tra modello episcopale e attività pastorale. Terracina (1726-1749)” (Prospettiva) venerdì 14 settembre alle 19.30 con la partecipazione di Don Gianni Checchinato.
La narrativa s’intreccerà con la cronaca ed il lavoro del giornalista invece nel colloquio tra Giorgio Molinari, che presenta “Fratelli e cani” (Robin) e Fausto Pellegrini di Rai News24 con “La bisaccia del giornalista” (Dissensi) sabato 15 settembre alle 18.
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