A Bassano del Grappa la danza europea parla italiano, spagnolo e olandese |
BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) - Per la sua ultima giornata la danza europea parla italiano, spagnolo e olandese. Domenica 26 agosto ultima giornata di Spring Forward, il festival internazionale ospitato a Bassano da Operaestate nell'ambito di B.motion Danza. Quattro gli appuntamenti in programma per il gran finale con tre prime nazionali: alle 18 (in replica alle 14 e alle 16) al CSC San Bonaventura lo spagnolo Pablo Esbert Lilienfeld, alle 19 (in replica alle 15) al CSC Garage Nardini l'israeliano basato in Olanda Mor Shani, alle 21 al Teatro Remondini l'italiana Chiara Frigo e alle 21.45 sempre al Teatro Remondini gli spagnoli di La Veronal.
Apertura di giornata con Pablo Esbert Lilienfeld che in ”Edit” porta sulla scena la storia di un uomo in lotta contro il tempo. E’ il racconto di chi si confronta con i limiti del proprio corpo. Una performance che diventa una video installazione visto che dopo l’esibizione live gli spettatori saranno chiamati ad invadere la scena per scoprire l’altra faccia della realtà a cui hanno appena assistito.
Si prosegue con “Flatland” di Mor Shani un originale lavoro che immagina un nuovo stato di percezione della felicità a partire da un’articolata indagine neuroscientifica che considera l’uomo energia pura. Una teoria in base alla quale siamo connessi gli uni agli altri come parte di una grande famiglia, espressione di un’umanità chiamata a fare del mondo un posto migliore. L'azione si svolge in tempo reale tra attori e spettatori chiamati a condividere uno spazio immaginario dove tutti sono belli, completi, praticamente perfetti!
Per l'ultima parte della serata le performance si spostano al Teatro Remondini a partire dai Chiara Frigo che in “Suite-Hope” compie un viaggio attorno al concetto di speranza, per dare nuovi significati a un termine usurato e a volte abusato. Il tempo, l’altro e la scena: tre elementi di un’indagine sospesa tra rigore e disincanto. Uno spettacolo che ci ritrae come tante figurine di carta dall’equilibrio precario, cittadini di un mondo in cui ognuno prova a creare se stesso: a volte cadendo, a volte rialzandosi.
Per l'ultimo appuntamento del festival vanno in scena gli spagnoli “La Veronal” con ”Moscow”, un lavoro originale e folgorante, che partendo dal rigore della ginnastica sovietica indaga il tema della paura. Anche l’azione meglio preparata, se prodotta da una concentrazione rigida e claustrofobica, non giunge a compimento quando è la paura a prendere il sopravvento. Corpi disarticolati, che trasformano il senso di fallimento in dissacrante ironia.
Interessante e aperto al pubblico, anche l'appuntamento conclusivo dedicato agli approfondimenti al Museo Civico di Bassano. Alle ore 12.00 e fino alle 13.30 Peggy Olislaegers modererà un incontro tra rappresentanti del network italiano Anticorpi XL e dei progetti europei Choreoroam Europe, E-motional Bodies & Cities, Modul-Dance, Repèrages danse. L'incontro si incentrerà, dopo una prima presentazione di ciscun network, sulle modalità di sostegno allo sviluppo artistico, alla produzione e alla mobilità internazionale attivate in ambito europeo.
Opera Estate
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